Quale sentimento, quale reazione chimica, quale scintilla spinge un appassionato a rimettere piede in quel paese dei balocchi che equivale alla sua camera tappezzata di armadi e cassettiere zeppe di cibo per occhi ed orecchie, sano mix da nouvelle cuisine a base di vinile, nastro magnetico e codice binario per supporti ottici? Probabilmente il fabbisogno giornaliero di nutrimento interiore, al pari di un piatto di pasta o di una bistecca succosa per pranzo. O forse il fondamentale desiderio – almeno questo più che realizzabile – di toccare di nuovo con mano ciò che rappresenta un frammento di vita, un tassello di memoria passata ma sopravvissuta allo scopo di mantenere vive certe sensazioni, certe percezioni per la paura di non riuscire a provarle più per i secoli dei secoli? Entrambe le opzioni, si direbbe.
E allora largo alle reminiscenze di esperienze inimitabili al tocco di (non solo) oggetti che han significato qualcosa per la nostra personalità, all’insegna delle capacità umane di visione soprannaturale tipiche del Bruce Willis di Unbreakable, il supereroe inconsapevole che riusciva a leggere nell’anima della gente al solo tatto somatico.
Cosa inizierà a trasportare, allora, i nostri sensi in un universo parallelo alla cruda realtà quotidiana? Prego, signori, entrate pure, accomodatevi. Questo è il nostro piccolo ma funzionale regno.
Alla reception del Motel Wazoo c’è Stefano Gallone.
Se vuoi scrivergli puoi farlo a motelwazoo@outlook.it
Segui il mio blog
Ottieni i nuovi contenuti, spediti direttamente nella tua casella di posta.