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Una top 10 per il 2022
L’anno scorso non ne avevo molta voglia (anzi, non ne ho proprio avuta) ma stavolta, dai, perché no. In fondo è anche per questo – oltre che per passione personale – che non la smettiamo di macinare dischi, di qualunque formato essi siano. Continuare a cibarcene personalmente ma anche per parlarne tra di noi, che… Leggi altro
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Jean-Michel Jarre – Oxymore (Sony Music, 2022)
Curiosità, accomodamento, accoglienza primigenia. Iniziale coinvolgimento dei sensi, attrazione verso un non visibile che diventa autogenerazione di paesaggi immaginari, gradualmente slegati da un concetto di realtà tangibile. Poi discesa negli abissi di una improvvisa e quasi inaspettata oscurità sensoriale, come fronteggiando sinistri doppelgänger di un mondo che decide di mostrare l’antimateria di cui sono fatti… Leggi altro
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Marlene Kuntz – Karma Clima (Ala Bianca, 2022)
Se ancora siete convinti che Cristiano Godano e soci non siano mai stati una band impegnata in termini sociali e ideologici – non politici, perché quella è una faccenda ben diversa e non affine a un discorso così complesso ma, al contempo, necessario e indispensabile a livello umano e umanitario – allora forse vivete sul… Leggi altro
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Quando osai stroncare i Pink Floyd
Chi mi conosce e legge fin dai tempi di WakeUpNews, il quotidiano online dal quale ebbe inizio la mia non retribuita carriera giornalistica, sa perfettamente che non mi piace stroncare. Essendomi occupato sempre, per la maggior parte, di gruppi emergenti o poco conosciuti, al parlare negativamente di un album da me non gradito ho sempre… Leggi altro
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Peluqueria Hernandez – Raccolta n.4 (Kutmusic, 2022)
Era possibile tirare fuori dal cilindro qualcosa di meglio rispetto ad almeno due su tre veri e propri gioielli di raro splendore auditivo che rispondono al nome di Amaresque e Mamboo (venuti al mondo, rispettivamente, nel 2011 e nel 2016)? A quanto pare sì, perché Raccolta n.4, il nuovo album dei Peluqueria Hernandez dopo qualche… Leggi altro
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Porcupine Tree – Closure/Continuation (Music for Nations, 2022)
Sono trascorsi dodici lunghissimi e intensi anni dall’ultimo tour a supporto di quello che, fino a diversi mesi fa, era l’ultimo album in studio dei Porcupine Tree, The incident del 2009, prima della pausa di gruppo necessaria a dividere momentaneamente le strade per lasciare spazio, ognuno a suo modo, alle nuove esperienze in vista all’orizzonte.… Leggi altro
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Litfiba – 12/5/87 (aprite i vostri occhi) (I.R.A. Records, 1987)
Dice “se avessi a disposizione una macchina del tempo, quale concerto della storia non ti perderesti per nessuna ragione al mondo”? Ma quale Woodstock: sera del 12 maggio 1987 (magari anche primo pomeriggio per inchiodarmi ai cancelli e beccare la prima fila sparandomi dentro come The Flash all’apertura; facciamo pure tarda mattinata, tanto per essere… Leggi altro
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Slow Motion Genocide: che ne dite di riprendere in mano il discorso?
Un po’ come Michele Monina, nel 2014, invocava il ritorno degli Scisma – nello specifico implorava Sara Mazo di riprendere in mano un microfono – così anch’io (per carità, con molta meno enfasi ma, credo, un pizzico di cognizione di lucida causa in più) invoco il mio desiderio di ritorno: quello degli Slow Motion Genocide.… Leggi altro
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Radiohead – Kid A Mnesia (XL Recordings, 2021)
Inizio del mese di ottobre, anno 2000. Nel negozio di dischi che non era solo un negozio di dischi arrivarono diverse decine di copie di Kid A, il nuovo album dei Radiohead. Il commesso che non era solo un commesso aveva fatto pressione sui titolari che – si direbbe anche giustamente, sotto certi aspetti –… Leggi altro
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Iron Maiden – Senjutsu (Parlophone, 2021)
Che lo si voglia o no, quello degli Iron Maiden è, a tratti, una sorta di esperimento – se così lo vogliamo e lo possiamo chiamare – che germoglia dal non così tanto lontano 1995 di The X Factor (sì, proprio lui, esatto), passa anche per mezzi passi falsi misti comunque a buone e sincere… Leggi altro
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Motorpsycho – Trust us (Stickman Records, 1998)
Ricordo abbastanza chiaramente l’estate 2004, quella del mio diploma di maturità. Venivo da anni molto lunghi, a tratti difficili e ostici, non senza una ragguardevole dose di cadute e recuperi in corsa degni di chi non ha mai avuto una spiccata lucidità in determinate situazioni. Furono, come ovvio, gli anni di una crescita a tutto… Leggi altro
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Quel video dal nuovo di Caparezza
Non sono un fan di Caparezza. Certo, magari una colpa del genere potrò espiarla in questa nuova occasione ma, in tutta sincerità, non ho mai neanche ascoltato un suo album per intero. Ho sempre avuto e continuo ad avere, purtroppo, qualche difficoltà di deglutizione nei confronti del rap, anche se nel suo caso non dovrebbe… Leggi altro
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Tony Tammaro – Nun chiagnere Marì (TamarSound, 1991)
Incipit. Larga parte della discografia attuale, sia a livello nazionale che al di fuori delle mura nostrane, vive una costante situazione di bivio: da un lato il crollo irreversibile delle vendite fisiche (fatta eccezione per il formato vinilico, ma quello è un altro paio di maniche) dovuto all’impero dello streaming e del download (ancora non… Leggi altro
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Costume – Resonant garden (Autoproduzione, 2021)
Cosa ispira una band di oggi a piazzarsi davanti a un Fostex 280, rinunciare a filtri e impostazioni computerizzate e investire nella scelta di proporre il tutto quasi esclusivamente in formato vinilico? La fascinazione per tecniche, metodiche e approcci tradizionali che meglio consentono di approfondire un discorso sonoro legato a origini sempre vive e vegete… Leggi altro
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Dream brother, release me. Frammenti di identità in tre movimenti
Non ho mai conosciuto veramente mio padre. Certo, sono venuto al mondo e ho potuto muovere i primi passi su questa Terra in sua presenza, ma non avevo ancora compiuto tre anni quando una devastante e improvvisa malattia se lo portò via per sempre a soli 33 anni. Anche a causa di ciò la mia… Leggi altro